INAIL: 27esimo report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus

Pubblicato dall’INAIL il nuovo report nazionale con le schede regionali sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus.

Le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto dall’inizio della pandemia sono 260.750, in crescita del 6,3% rispetto al monitoraggio precedente e pari a circa un quinto del totale degli infortuni denunciati dall’inizio della pandemia. I casi mortali sono 858, cinque in più rispetto al dato di fine marzo, a conferma di un trend in forte diminuzione

Dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 30 aprile i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all’Inail sono 260.750, pari a circa un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020 e all’1,6% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità alla stessa data.

Rispetto alle 245.392 denunce registrate dal monitoraggio dello scorso 31 marzo i casi in più sono 15.358 (+6,3%), di cui 8.778 riferiti ad aprile, 4.535 a marzo, 746 a febbraio e 912 a gennaio 2022, mentre gli altri 387 casi risalgono per l’86,8% al 2021 e per il restante 13,2% al 2020. Il consolidamento dei dati, infatti, permette di acquisire informazioni non disponibili nelle rilevazioni e nei mesi precedenti.

I DATI DEL 2022

Il 2022, con 63.761 contagi denunciati tra gennaio e aprile, pesa al momento il 24,5% sul totale dei casi segnalati all’Inail dal gennaio 2020 e in quattro mesi ha superato il dato registrato in tutto il 2021. Gennaio, in particolare, con 28.594 denunce si colloca solo dopo novembre e marzo del 2020 e prima di tutti i mesi dell’anno scorso. Febbraio e marzo, invece, con 11.913 e 14.476 casi rispettivamente si posizionano prima di tutti i mesi del 2021, con l’unica eccezione di gennaio.

DIMINUZIONE DEI DECESSI

Il nuovo report elaborato dalla Consulenza statistico attuariale (Csa) dell’Istituto conferma anche l’andamento in forte diminuzione dei decessi. I casi mortali rilevati al 30 aprile, infatti, sono 858, cinque in più rispetto al dato di fine marzo. A fronte dei 576 decessi del 2020 e dei 276 registrati nel 2021, nel primo quadrimestre di quest’anno i casi mortali sono sei, pari allo 0,7% del totale.

Leggi il comunicato dell’INAIL

Scarica il report nazionale

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