Interessante articolo dell’Istituto Superiore di Sanità, su come funziona l’analisi del rischio epidemico.
I 21 indicatori, indicati nel decreto del Ministro della Salute del 30 aprile, fanno parte di un insieme di strumenti che aiutano a comprendere l’andamento dell’epidemia ed il rischio di una trasmissione non controllata e non gestibile in Italia. Dalla settimana dal 4-10 maggio 2020, su base settimanale, questo insieme di indicatori serve a produrre una classificazione del rischio (da molto bassa a molto alta) che tiene anche conto della resilienza dei servizi sanitari.
La raccolta delle informazioni e la classificazione viene realizzata dal Ministero della Salute con il supporto di una cabina di regia che coinvolge l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni/PA. Il frutto di questo lavoro sono report nazionali e regionali condivisi con le autorità sanitarie competenti, con i quali è stata censita l’evoluzione dell’epidemia nel paese, rilevando ad esempio il cambiamento di fase e le accelerazioni nella trasmissione che si sono verificate dalla fine di settembre 2020.